Il futuro della Achernar

Il capitano è seduto davanti il suo terminale. Una sigaretta senza filtro penzola ad un angolo della sua bocca, mentre un bicchiere di whisky rossastro è sistemato al fianco dei tre schermi olografici, paralleli, che mostrano notizie, dati e una lunga serie di informazioni. Tira una boccata di fumo, prima di scorrere i dati.
"Dannazione", mormora appena, udibile solo a sé stesso. Fa cadere la cenere in un piccolo contenitore di cristallo chiaro prima di sfiorare il comunicatore "Primo ufficiale a rapporto nel mio studio".

Passa qualche minuto, e infine Saaida Hosein appare alla porta dell'ufficio. Entra, e si mette sull'attenti per un attimo, prima di mettersi a riposo: "Capitano?"

"Abbiamo un paio di cose di cui parlare. Come stanno i nostri ospiti?" chiede con calma, fumando un'ultima boccata di fumo prima di spegnere la sigaretta.

Hosein resta immobile, mentre parla con la consuete calma: "Immagino si riferisca all'equipaggio della Achernar, capitano." pausa "Al momento non vi sono problemi. Certo è un po' difficile mantenere un intero equipaggio prigioniero a bordo, ma immagino che tale situazione non sia permanente..." dice, ed è difficile per Stravinsky capire se stia facendo dell'ironia o meno.

"Pensavo a dire il vero di reclutarli e mettere su una ciurma pirata con cui infestare lo stretto, cosa te ne pare come piano?" non sorride, il tono della voce apparentemente serio. Lascia qualche secondo al suo secondo per reagire, per poi sorridere "Dobbiamo riportare la nave e l'equipaggio al nostro comando. Penso sia il caso che questa tecnologia diventi disponibile al nostro esercito".

Hosein annuisce appena: "Mi sembra ovvio, capitano" dice, ignorando del tutto la prima affermazione di Stravinsky: "La cosa più saggia sarebbe di tornare ad Ausrine o Gedr, e contattare il comando locale."

"Si, faccia impostare la rotta e trainiamoci questo vascello stealth. Appena riconsegnato il pacchetto, mi sembra ci sia un diplomatico da scortare in territorio neutrale. Dovremmo occuparcene. D'altro canto c'è il problema di quei terroristi che anche mi pare pressante ..." quest'ultima affermazione quasi più tra sè e sè che diretta ad Hosein.

Hosein annuisce nuovamente: "Certamente, capitano." e, dopo una breve pausa, riprende: "I terroristi, signore? Si riferisce al Culto della Stella?"

"Si, loro. C'è qualcosa che non quadra nei loro movimenti, almeno per quel che leggo" non indica nulla, ma per qualche secondo, forse millisecondo, i suoi occhi si muovono su un padd spento "In ogni caso, direi che prima si riporta quella carcassa invisibile ai nostri e poi si decide il da farsi. Dia ordine di preparare i motori e partire appena pronti".

Annuisce lievemente, come sua consuetudine, del tutto impassibile: "Sissignore. Ordinerò la massima velocità possibile." dice: "Quanto ai movimenti del Culto, effettivamente le loro attività sono state piuttosto...erratiche, negli ultimi tempi. E restano pur sempre responsabili di un conflitto su scala interplanetaria. Qualunque dato noi abbiamo, dovremo analizzarlo con cura."