Ritorno dalla missione (21.20.983)

L'hangar è in pieno fermento, mentre una ad una tutte le MTU atterrano e spengono i propri sistemi, con gli addetti che si precipitano a fare i primi controlli su di esse.
Due unità del Team Scirocco trainano con sè anche le carcasse di due MTU nemiche, adagiandole nello spazio libero disponibile.
Nonostante l'apparente caoticità di tutto l'insieme, un osservatore più attento (o più abituato) noterebbe subito che, in realtà, ogni azione, ogni movimento, ogni frase detta, è parte di un insieme perfettamente coerente.
Quando tutte le unità sono finalmente spente, i piloti scendono, chi togliendosi il casco, chi scuotendo la testa.

Sirius ha appena spento il Red Knight, dopo aver adagiato con cura le due capsule contenenti i piloti prigionieri. Apre il proprio abitacolo, si toglie il casco, con agilità salta giù dalla sua MTU e si dirige verso i tre giovani piloti del team Scirocco. Ha una faccia seria e si passa lentamente la mano destra tra i capelli.

I tre del Team Scirocco sembrano del tutto ignari dell'approssimarsi del loro diretto superiore. Serrano e Sabireaux stanno scambiandosi due parole, ma Shangan d'un tratto si volta e, vedendo Hackett dirigersi verso di loro, accenna un sorriso e si mette sull'attenti: "Tenente.." dice e, non appena gli altri due la sentono, cessano all'istante la loro conversazione, mettendosi anche loro sull'attenti.

Sirius fa una smorfia con la faccia, come se non si fosse ancora abituato all'essere chiamato in quel modo.

"Tranquilli... Ho solo due parole da dirvi. Ma prima potrei sapere di che stavate parlando voi due? Così per curiosità"

Sabireaux e Serrano si scambiano velocemente un'occhiata di soppiatto, prima di focalizzarsi su Hackett: "Noi, signore? Nulla" dice Sabireaux: "Solo qualche commento sulla missione, nulla di importante."

Sirius inarca il sopracciglio destro e dice con tono ironico:

"Prego, continuate. Fa molto bene condividere con tutti le prime esperienze da operativi"

Poi si rivolge a Shangan:

"E anche tu sentiti libera di contribuire a questa nostra conversazione, eh"

I due si guardano una seconda volta: "Beh, ecco..." inizia Serrano: "Stavamo pensando che, si, insomma...."
"...insomma, abbiamo sbaragliato il nemico" dice Sabireaux, finendo la frase dell'amico: "Un'intera squadriglia distrutta, e nessuna perdita per noi." conclude, con un tono decisamente compiaciuto.
Shangan, dal canto suo, resta in silenzio.

Sirius scuote la testa e sospira forte, mentre incrocia le braccia.

"Certo, è andata bene, ma devo dirvi che nel complesso la vostra prestazione è stata deludente. Soprattutto la tua, Sabireaux!", esclama voltandosi verso di lui. "Sei stato troppo impulsivo. Ringrazia che le armi di questo nemico sono praticamente pistole ad acqua per l'armatura del Paladin; altrimenti non te la saresti cavata con una mera bruciatura sulla corazza. Mentre tu, Serrano", dice voltandosi nella sua direzione, "hai sparato sempre con troppo anticipo. Per questo non hai mai centrato il bersaglio".

Sabireaux sembra un attimo colpito dall'esclamazione del suo superiore. Tace immediatamente, mentre Serrano si lascia andare ad un breve sospiro: "Si, tenente." dice poi, quasi mestamente.
Shangan, invece, lancia solo uno sguardo di soppiatto ai due compagni, quasi attendendo la sua dose di rimproveri.

Sirius scuote nuovamente la testa, mentre continua la dose di rimproveri rivolta ai due:

"Insomma, non ci siamo affatto. Fossero stati qualcosa di più di una squadriglia di Revenant con piloti nella norma, sono sicuro che entrambi avreste riportato danni quantomeno moderati ai vostri Paladin, con buona pace del denaro dei contribuenti. E ovviamente questo sarebbe stato lo scenario migliore..."

Quindi, Sirius rivolge il suo sguardo a Shangan, severo e pacato come al suo solito, ma senza dire nulla.

Shangan ricambia lo sguardo del tenente, con un atteggiamento misto di fermezza e preoccupazione.
Sabireaux e Serrano invece abbassano lievemente il capo, quasi all'unisono: "Capisco, signore." ripete Serrano.

Sirius ignora quanto detto da Serrano, restando sempre in silenzio mentre scruta la ragazza. Quindi le dice:

"Prestazione discreta, Jin. Bene così"

Shangan resta immobile. Per un momento, sembra che le parole del superiore le scivolino sulla pelle senza scalfirla. Infine, si lascia scappare un accenno fugace di sorriso, ed un: "Grazie, tenente."

Sirius finalmente fa un cenno di assenso col capo, tenendo sempre le braccia incrociate sul petto.

"E ora i compiti per casa: entro dopodomani voglio che voi consegniate al capo Davis il progetto di un set di colori con cui ridipingere le vostre UMT. Per le autorizzazioni ci penso io col capitano. E dategli anche un nome. Così, magari, sentendo il mech vostro al cento per cento eviterete di buttarvi nella mischia senza pensare alle conseguenze". Dopo una pausa di qualche secondo, aggiunge con un mezzo sorriso: "Poi parliamoci chiaro: odio chiamarvi Paladin 02, 03 e 04 nelle comunicazioni. Suona stupido"

Sabireaux e Serrano sembrano rianimati dal cambio di tono del loro superiore: entrambi si lasciano sfuggire un mezzo sorrisetto, mentre annuiscono, insieme a Shangan.
"Effettivamente, tenente...quindi potremmo sceglierci dei nomi a nostra discrezione? Come per lei ed il sottotenente Marsh?"

Nuovo segno di assenso da parte di Sirius:

"Certamente. Purché restino nei limiti della decenza. Non fatemi pentire..."

Tutti e tre annuiscono all'unisono questa volta, ma ora è Shangan ad avere un mezzo sorriso sul volto: "Non si preoccupi signore, può fidarsi."

Un "Hm..." non proprio convinto è la prima risposta che Sirius riesce a dare all'affermazione di Shangan. Quindi aggiunge:

"Allora sarai tu la responsabile per i tuoi colleghi. Ora buon divertimento, ragazzi. Da domani si riprendono le sessioni al simulatore"

Shangan si schiarisce la gola prima di rispondere con un: "Ehm, sissignore. A domani, signore."
Quindi lancia uno sguardo agli altri due, che ricambiano a loro volta, prima di rimettersi sull'attenti: "A domani, tenente."
Tutti e tre quindi si voltano, in silenzio uscendo dall'hangar.

Sirius scuote lentamente la testa prima di uscire anche lui dall'hangar.