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Un colloquio amichevole (22.20.983)
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Uh, questo rende la cosa vagamente interessante" fa un cenno di saluto con la mano all'ufficiale, dirigendosi verso l'area in cui il capitano dovrebbe essere imprigionato. Fa un cenno alle guardie di turno, digitando il suo codice sul tastierino di sicurezza, infilandosi poi dietro le porte rapidamente.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Geissler non si scompone dinanzi alla domanda diretta di Hackett: "Sa, è normale che, dopo una battaglia, si voglia conoscere il proprio avversario di persona. Soprattutto quando costui si è dimostrato capace di sconfiggerti." scrolla le spalle: "O forse è normale solo per me, chissà....comunque" alza lo sguardo, fissandolo dritto sul suo interlocutore: "Quando siamo stati catturati non ho potuto fare a meno di notare il nome di questa nave...Athena Nike...immagino sia la stessa Athena Nike che la nostra intelligence dice far parte delle forze speciali DEEP, giusto? Quindi lei sarà lo stesso Sirius Hackett di cui mi ha parlato il comandante Yalina..."
Nella zona d'ingresso dell'area di detenzione.
Appena entra nell'area, Stravinsky si ritrova faccia a faccia con un corrucciato Anastasios: "Capitano, non l'aspettavo." dice, mettendosi sull'attenti.
Nella zona d'ingresso dell'area di detenzione.
Appena entra nell'area, Stravinsky si ritrova faccia a faccia con un corrucciato Anastasios: "Capitano, non l'aspettavo." dice, mettendosi sull'attenti.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Loro sanno. Sirius deglutisce, restando sempre con le spalle attaccate al muro, le braccia conserte. Distoglie lo sguardo, fissa il vuoto per alcuni secondi, prima di rispondere con tono neutro e senza guardare il suo interlocutore negli occhi:
"Bene, non sapevo di essere una celebrità nei circuiti dell'intelligence del Commonwealth..."
"Bene, non sapevo di essere una celebrità nei circuiti dell'intelligence del Commonwealth..."
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- Post n°29
Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Beh, lo sai che mi piace fare cose che normalmente non sarebbero da fare o, quantomeno, che nessuno si aspetterebbe che facessi" sorride, appena, corrucciando appena la fronte dinanzi la probabile espressione quasi-disperata del suo ufficiale "Chi è, ordunque, il capitano che abbiamo messo alle strette alla fine dei conti?"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Nell'area di detenzione.
Anastasios scrolla le spalle, con il consueto tono di rassegnazione inizia a recitare, quasi meccanicamente: "Yasmin Garrett, capitano, Forze Spaziali del Commonwealth dei Sistemi Esterni; carriera abbastanza brillante, da quel che dicono i rapporti in nostro possesso: ha 35 anni, ed ha partecipato a numerose missioni, tutte con discreto successo; di qui, il suo comando della Achernar, il secondo, stando sempre ai resoconti ufficiali."
Nella cella.
Geissler sembra essersi accorto dell'atteggiamento schivo di Hackett. Continua a guardarlo, anche se è chiaro che cerchi di non apparire troppo insistente fissandolo: "Non nei circuiti dell'intelligence, tenente. Più in una ristretta cerchia di persone che condividono alcune esperienze."
Anastasios scrolla le spalle, con il consueto tono di rassegnazione inizia a recitare, quasi meccanicamente: "Yasmin Garrett, capitano, Forze Spaziali del Commonwealth dei Sistemi Esterni; carriera abbastanza brillante, da quel che dicono i rapporti in nostro possesso: ha 35 anni, ed ha partecipato a numerose missioni, tutte con discreto successo; di qui, il suo comando della Achernar, il secondo, stando sempre ai resoconti ufficiali."
Nella cella.
Geissler sembra essersi accorto dell'atteggiamento schivo di Hackett. Continua a guardarlo, anche se è chiaro che cerchi di non apparire troppo insistente fissandolo: "Non nei circuiti dell'intelligence, tenente. Più in una ristretta cerchia di persone che condividono alcune esperienze."
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Ah, bene. Mi pare che quindi, tutto sommato, la nostra intelligence ogni tanto procuri informazioni utili" si avvicina dopo aver fatto un cenno di commiato al suo sottoposto verso la cella della Garret. La scruta da al di là del probabile campo di forza, tutte e due la mani nei pantaloni della divisa. Lo sguardo, esternamente, potrebbe sembrare sia annoiato che assonnato.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Un brivido gelido percorre il corpo di Sirius, riaccendendolo come una scintilla su del combustibile. Si stacca dal muro e distende le braccia lungo i fianchi, forse stringe i pugni. Ora guarda il suo interlocutore:
"Di che persone stai parlando? E quali sarebbero queste esperienze", dice con un tono leggermente più acuto del solito.
"Di che persone stai parlando? E quali sarebbero queste esperienze", dice con un tono leggermente più acuto del solito.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Stravinsky passa la sua mano su di un interruttore, e la parete, fino ad allora opaca, diventa trasparente. Si può sentire il ronzio del campo di forza appena attivatosi. Dall'altra lato, il capitano Yasmin Garrett è seduta sulla brandina, intenta a fissare il muro davanti a lei. Non appena si accorge della presenza di Stravinsky, si alza, raggiungendo la parete. Stravinsky può accorgersi che è mediamente alta, capelli bruni molto, molto scuri, carnagione olivastra, e dei penetranti occhi grigi. Garrett osserva per un attimo il nuovo arrivato prima di parlare: "Dai gradi della sua uniforme, direi che lei è il capitano Stravinsky, giusto?"
Geissler si mantiene totalmente immobile, limitandosi ad un breve sospiro: "Un gruppo di persone che ha servito insieme, per un certo periodo. E che ha condiviso la medesima esperienza di essere stato su Dacia...Il capitano Yalina, in questo, è di sicuro il più esperto di tutti noi."
Geissler si mantiene totalmente immobile, limitandosi ad un breve sospiro: "Un gruppo di persone che ha servito insieme, per un certo periodo. E che ha condiviso la medesima esperienza di essere stato su Dacia...Il capitano Yalina, in questo, è di sicuro il più esperto di tutti noi."
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- Post n°34
Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Apparentemente è così che mi chiamano in giro" sorride, appena il necessario. Porta gli occhi ad osservare, quasi squadrare, la figura del capitano sconfitto, tenendo le mani ancora in tasca "Lei è invece il capitano corsaro che mi ha procurato così tanti grattacapi"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Sii chiaro, chi ha avuto rapporti con Yalina? Chi fa parte di questo gruppo di persone?" incalza Sirius, mentre muove alcuni passi verso il tavolo.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Il capitano Garrett si lascia andare ad un brevissimo sorriso, che dovrebbe essere di soddisfazione, ma sembra decisamente malinconico: "Ah, così noi avremmo procurato dei grattacapi a lei? Devo dire che questo è inaspettato, visto come sono andate le cose. Inoltre..." si guarda attorno: "Devo dire che ha un bel modo per risolvere i suoi grattacapi, capitano."
Geissler scuote la testa: "Temperamento un po' caldo, tenente..." sospira: "La lista sarebbe comunque sarebbe lunga, e poco interessante....sono sicuro che capirà. Ma Yalina è sempre stato visto un po' come l'astro nascente delle Forze Spaziali, quindi è ovvio che abbia avuto rapporti con molte persone, e le più diverse, tra i nostri ranghi. O si sta riferendo a qualche categoria di persone in particolare?"
Geissler scuote la testa: "Temperamento un po' caldo, tenente..." sospira: "La lista sarebbe comunque sarebbe lunga, e poco interessante....sono sicuro che capirà. Ma Yalina è sempre stato visto un po' come l'astro nascente delle Forze Spaziali, quindi è ovvio che abbia avuto rapporti con molte persone, e le più diverse, tra i nostri ranghi. O si sta riferendo a qualche categoria di persone in particolare?"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Sirius fa un profondo sospiro. Cosa vuole cercare di sapere da questa persona? Non lo sa nemmeno lui. O forse lo sa, ma non ha il coraggio di chiedere. Si avvicina ulteriormente al tavolo, scosta la sedia e vi ci siede, chiude gli occhi e se li sfrega usando il palmo della mano con gentilezza. Dopo alcuni secondi di silenzio, fa la sua domanda, anche se non è quella che avrebbe voluto porre con voce neutra e con uno sguardo triste rivolto ben lontano dal proprio interlocutore:
"Avete altri Daciani a bordo?" e subito aggiunge come chiarimento "Ti faccio questa domanda solo per curiosità personale, nulla di più"
"Avete altri Daciani a bordo?" e subito aggiunge come chiarimento "Ti faccio questa domanda solo per curiosità personale, nulla di più"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Geissler guarda Hackett con sguardo interrogativo, quindi dopo pochi secondi sembra comprendere: "Temo lei mi abbia frainteso, tenente. Io non sono Daciano. Non di nascita, almeno. Anche se posso dire che mi sento particolarmente legato al suo pianeta, questo si. Ci sono vari Daciani in servizio nelle Forze Spaziali, ovviamente, ma sono sparsi chi qua, chi là. Yalina, tra loro, è sicuramente il più....famoso, se si può usare questa parola."
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Qual è il miglior modo per ritrovare un minimo di calma? Cercare di intavolare una conversazione normale. Almeno questo è quello che pensa Sirius.
"Tranquillo, mi sono espresso male io. Avevo immaginato che non fossi un Daciano. E comunque cosa ti fa sentire vicino al mio pianeta se posso chiedertelo?" e quindi aggiunge "E per favore, dammi del tu. Mi sento più un passeggero di questa nave che un tenente della Marina Imperiale".
"Tranquillo, mi sono espresso male io. Avevo immaginato che non fossi un Daciano. E comunque cosa ti fa sentire vicino al mio pianeta se posso chiedertelo?" e quindi aggiunge "E per favore, dammi del tu. Mi sento più un passeggero di questa nave che un tenente della Marina Imperiale".
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Geissler accenna un sorriso sincero alle parole di Hackett. Annuisce: "E sia. E tu puoi chiamarmi direttamente Amyntas, se preferisci. Neppure io sono un amante delle formalità....ammetto che non è il più comune dei nomi, neppure da noi, ma che ci vuoi fare, così va la vita." fa una pausa: "Marina Imperiale..." ripete: "Era da un po' che non sentivo questo nome. I nostri superiori preferiscono parlare dell'Unione, tutta intera; e da quel che so, anche i vostri ufficiali cercano di evitare accuratamente i riferimenti alle singole forze spaziali, almeno in pubblico." scuote la testa: "Immagino sia ancora difficile per alcuni l'accettare di lavorare fianco a fianco con avversari storici. Comunque, per rispondere alla tua domanda: succede, quando ti trovi a passare molto tempo in un luogo, a contatto con i suoi abitanti; in questo, la guerra, bisogna dirlo, avrà pure tanti difetti, ma di sicuro crea cameratismo. Ho trascorso diverso tempo su Dacia durante la guerra civile."
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
La guerra civile... I rumori delle sue esplosioni e delle sue grida non hanno ancora abbandonato le orecchie di Sirius. Ogni volta che scende dal suo mech o quando rimette il fucile nella rastrelliera, al giovane tenente sembra ancora di sentirle. Lo tormentano anche in quel momento. L'unica cosa che può fare è ignorarle e andare avanti, come del resto ha sempre fatto.
Continua a non guardare negli occhi il suo interlocutore, ma gli da il profilo e il suo sguardo si perde sul muro della stanza. Sul suo volto, tristezza e sofferenza.
"Te l'ho detto, mi sento un passeggero, più che un soldato. Se fa davvero tanta differenza definire qualcosa come 'unionista' o 'imperiale', a me poco importa e interessa. Fuori da Dacia siete tutti uguali... pure voi del Commonwealth. Quanto hai visto della guerra da noi?"
Continua a non guardare negli occhi il suo interlocutore, ma gli da il profilo e il suo sguardo si perde sul muro della stanza. Sul suo volto, tristezza e sofferenza.
"Te l'ho detto, mi sento un passeggero, più che un soldato. Se fa davvero tanta differenza definire qualcosa come 'unionista' o 'imperiale', a me poco importa e interessa. Fuori da Dacia siete tutti uguali... pure voi del Commonwealth. Quanto hai visto della guerra da noi?"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Abbastanza, Sirius." Geissler continua a guardarlo: "Abbastanza da sapere che non è stata una bella faccenda, come d'altronde ogni guerra. E abbastanza da essere contento che sia finita, comunque. E si, ho anche avuto modo di incrociare il vostro gruppo....com'è che vi chiamavate?"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Il Fronte di Liberazione Daciano.
"Sono abbastanza sicuro che ti ricordi benissimo come ci chiamavamo" dice Sirius col tono neutro e inespressivo di chi ha dentro di sé solo un grande baratro nero.
"Sono abbastanza sicuro che ti ricordi benissimo come ci chiamavamo" dice Sirius col tono neutro e inespressivo di chi ha dentro di sé solo un grande baratro nero.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Il Fronte di Liberazione..." Geissler scandisce bene le parole, mentre fissa un punto indefinito dinanzi a sè, come a rievocare le parole stesse. Sospira: "Abbiamo affrontato diverse cellule in combattimento. La mia unità fu chiamata come supporto durante quel...quel...." sembra non trovare le parole giuste, per un attimo: "...massacro, alla Pastorius." fissa per un attimo Sirius in silenzio prima di riprendere: "Non arrivammo in tempo, ma in seguito riuscimmo a colpire la cellula più importante, quella di Wolf."
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"La più violenta, forse la meglio armata. Non la più importante. Ce n'erano di altre più grandi, più attive e meglio strategicamente situate sul territorio. Siete stati voi e la propaganda di regime a renderla l'immagine del Fronte di Liberazione per infangare la lotta e gli ideali di altre migliaia di persone".
Sirius parla come fosse in trance, in preda ai ricordi.
"Come li avete presi?"
Sirius parla come fosse in trance, in preda ai ricordi.
"Come li avete presi?"
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- Post n°46
Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Geissler lascia andare un suono incomprensibile udendo Sirius, quindi si decide a rispondere: "Al solito modo: dopo che l'intelligence ci ebbe segnalata la presenza della cellula Wolf nella zona non lontano da Laezar, li attirammo in una trappola. Devo dire che quella volta ci dammo dentro davvero: molti di noi non desideravano altro che vendetta per la Pastorius; persino quelli di noi che, come me, non erano Daciani." sospira: "Speravamo in una vittoria più completa ma....fu comunque una vittoria."
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Altre grida nella sua testa, mentre con la gamba metallica del Red Knight schiacciava un'aula come se fosse una lattina.
"Chi avete preso quel giorno?"
"Chi avete preso quel giorno?"
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Tutti, in pratica. Beh, "preso" non è il termine giusto. Solo due prigionieri, e non sono durati molto. Comunque, dicevo, prendemmo tutti....ad eccezione di Wolf, ovviamente." Geissler si è scurito in volto, pronunciando queste parole. E' come se il ricordo di quel fallimento, in qualche modo, lo tormenti ancora.
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Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
Quindi quello che avevano scritto sui giornali era falso. Gregor Kaminos si era salvato.
"Vi siete fatti sfuggire il peggiore" aveva commentato Sirius con un tono di profonda amarezza. "Come sono morti gli altri?" aveva aggiunto con un tremore appena percettibile nella voce.
"Vi siete fatti sfuggire il peggiore" aveva commentato Sirius con un tono di profonda amarezza. "Come sono morti gli altri?" aveva aggiunto con un tremore appena percettibile nella voce.
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- Post n°50
Re: Un colloquio amichevole (22.20.983)
"Armi in mano. Questo bisogna concederglielo. E non mi riferisco solo ai piloti, s'intende" Geissler continua ad annuire, quasi meccanicamente: "E si, il peggiore ci è sfuggito. Quell'uomo era diabolico. Per questo le autorità governative furono praticamente costrette a dire che era morto. Per fortuna, la batosta fu sufficiente a non farlo più comparire a Dacia...." mentre pronuncia queste parole fissa nuovamente Hackett.
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